Mi sono sentita come Nala

Sentirsi ospiti della natura in Tanzania

È stato un viaggio atteso a lungo, organizzato con largo anticipo ma mai mi sarei immaginata un simile spettacolo della natura.

È primo mattino quando atterriamo all’aeroporto di Arusha Kilimanjaro. La stanchezza del viaggio scompare immediatamente quando incontriamo il nostro autista/guida che ci attende sorridente con il suo fuoristrada.

Dopo due ore, raggiungiamo la prima tappa del viaggio: il Tarangire National Park, il nostro lodge tendato sul Lake Manyara ci dà il benvenuto con giraffe, elefanti, impala, gnu e facoceri che pascolano liberamente davanti a noi. Ma sarà nel pomeriggio e durante il giorno successivo che, tra dolci colline e secolari baobab, avremo modo di iniziare ad osservare gli “amici” animali nel loro habitat naturale.

La prossima tappa, la raggiungiamo attraverso un polveroso viaggio di quasi sei ore su strade sterrate, che ci fa provare l’ebbrezza del cosiddetto “African Massage”. Il Serengeti National Park, che in swahili significa “pianura sconfinata” è il parco più importante del nord della Tanzania, 14'700 km2 che ospitano 2.5 milioni di animali che vivono in totale libertà. Qui, nel corso dei nostri safari fotografici avremo modo di avvistare, gnu, zebre gazzelle di Thompson, iene, leoni e leonesse con i loro cuccioli, leopardi, ghepardi, elefanti, ippopotami, giraffe, bufali,… Ma è presso nostro alloggio dove vivremo l’esperienza più emozionante. Domiamo infatti in un campo tendato nel pieno della natura, dove le docce da campo vengono riempite su richiesta e per poter uscire la sera è necessario chiamare il Masai che ci accompagna alla tenda comune per rifocillarci. E durante la notte? I ruggiti dei leoni, i versi inconfondibili delle iene e il brucare degli animali fanno da ninna nanna sotto un cielo stellato dall’incomparabile bellezza.

È ormai tempo di spostarci e in circa quattro ore di viaggio arriviamo al Ngorongoro National Park. Il nostro logde, situato direttamente sul bordo del cratere a 2300 metri di altezza, ci fa restare senza fiato per la bellezza del panorama del luogo in cui ci troviamo. Chiamato anche “Giardino dell’Eden” o “Ottava Meraviglia del Mondo”, ha un’area di 265 km2 con un diametro di 16km e offre uno spettacolo unico al mondo per il paesaggio , per la varietà e l’abbondanza degli animali che lo popolano tra cui il rinoceronte nero che abbiamo la fortuna di osservare da lontano mentre un branco di leonesse si riparava dalla calura all’ombra dei nostri fuoristrada.

Nuovo giorno, nuovo trasferimento. Quest’oggi ci attende un volo interno da Arusha a Dar Es Salaam, la capitale della Tanzania, per poi dirigerci, il giorno dopo al Nyerere National Park. Conosciuto come Riserva Selous è la più vasta in Africa e copre una superficie di 55'000 km2, è un luogo prevalentemente disabitato che ospita circa 750'000 mammiferi. 

Qui, a bordo della pista d’atterraggio sterrata ci attende un nuovo fuoristrada che ci porta, attraversando il bush, allo spettacolare campo tendato sulle rive del lago Nzerakera. I safari in jeep e in barca avvistando innumerevoli ippopotami, coccodrilli, elefanti e babbuini caratterizzano le nostre giornate, scandite da tramonti africani, conversazioni attorno al falò e dai suoni prodotti dagli animali notturni attorno alle tende.

Il nostro viaggio volge al termine, dopo un volo interno a bordo di un piccolo Cessna da 9 posti è ora di tornare a casa. I ricordi sono tanti, le immagini impresse nella mente innumerevoli. Ma mai avrei immaginato che esistessero ancora luoghi così, dove la natura e gli animali regnano sovrani e gli umani, sono solo degli ospiti!

 

Diana R., Head of MICExperts Lugano

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